giovedì 28 luglio 2011

RSU San Cataldo: il via del Consiglio Comunale, l'attesa per le decisioni del MIUR

Questa sera il Consiglio Comunale di Pisa ha approvato, a grande maggioranza, la deroga che consentirà la costruzione della nuova residenza studentesca universitaria di San Cataldo con un piano in più (il quarto).
L'ARDSU ha infatti presentato al MIUR la richiesta di accesso ai finanziamenti previsti dalla Legge 338/2000 per la costruzione di un nuovo complesso residenziale per studenti universitari con 244 nuovi posti letto.
Nelle settimane scorse il Consiglio di Amministrazione dell'ARDSU, preso atto che non sussistevano ancora le condizioni per una presa in carico del complesso edilizio di via Paradisa (di proprietà INAIL) e dell'imminenza della scadenza del termine per la presentazione di domande di finanziamento al Ministero, aveva deciso di procedere alla progettazione della nuova residenza nell'area di S.Cataldo.
Adesso la parola spetta a MIUR che dovrà decidere circa il finanziamento dell'opera nella misura del 50%.

La decisione di avviare il progetto di San Cataldo era più che opportuna - direi necessaria -  visto che la città di Pisa ha oggi il minor tasso di copertura (solo 58%) del fabbisogno di posti per gli studenti vincitori di borsa di studio, rispetto a Firenze e Siena. Di qui il coinvolgimento dell'Amministrazione comunale alla quale l'ARDSU aveva chiesto una piccola deroga urbanistica (2 metri di altezza) per poter costruire un ulteriore piano in modo da garantire più posti letto. Va riconosciuto all'Amministrazione comunale ed al Consiglio di aver risposto a questa richiesta in maniera estremamente attenta e tempestiva.

Un sentito grazie pertanto al Sindaco, all'Assessore Cerri ed ai relativi staff tecnici, ma anche a tutti i tecnici dell'ARDSU che, in tempi molto limitati, sono riusciti a compiere tutti gli adempimenti necessari in questa prima fase.
Adesso tocca al Ministero fare la sua parte....

martedì 26 luglio 2011

pubblicato il bando borse di studio e posti alloggio 2011/2012 per studenti universitari

Emanato il bando di concorso per l'assegnazione di borse di studio e posti alloggio per l'anno accademico 2011/2012 per gli studenti universitari in Toscana.
Scadenza per la presentazione delle domande: 15 settembre 2011.

Al link che segue sono disponibili tutte le informazioni:
http://www.dsu.toscana.it/it/benefici/news/news_00039.html

procedura proroga termini conseguimento crediti

Pubblico di seguito la lettera alle Università del Presidente Moretti circa la procedura da seguire per la proroga dei termini per il conseguimento dei crediti necessari per il mantenimento delle borse di studio.
Nel bando 2011/2012, di imminente pubblicazione, sarà già prevista la proroga dei termini al 30 settembre per i corsi di laurea delle Facoltà di Ingegneria e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Pisa.
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Considerata la numerosità delle richieste ricevute da parte degli studenti per la proroga dei termini per il conseguimento dei crediti necessari per il mantenimento della borsa di studio, a seguito dello stato di agitazione che ha mobilitato, a livello nazionale, i ricercatori universitari in vista dell’entrata in vigore della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 e che ha avuto gravi e pesanti ripercussioni anche sull’attività degli Atenei toscani, si informa che come disposto da delibera del Cda DSU Toscana n. 44 del 22/07/2011 le richieste di proroga dei termini per il conseguimento dei crediti necessari per il mantenimento della borsa di studio dovranno pervenire al protocollo dell’Azienda (Aot Firenze, Viale Gramsci 36- Aot Siena, via Mascagni 53- Aot Pisa Piazza dei Cavalieri) entro e non oltre il 29 luglio 2011 ore 13:00.
Le richieste di proroga dei termini per il conseguimento dei crediti necessari per il mantenimento della borsa di studio, così come previsto da delibera del Cda DSU Toscana n. 44 del 22/07/2011, saranno accolte solo previa presentazione da parte delle Facoltà di apposita delibera del Consiglio di Facoltà o Provvedimento d’urgenza del Preside che attesti l’annullamento di appelli di esame, o che attesti la cancellazione o la posticipazione al 2° semestre di almeno il 50% degli insegnamenti del 1° semestre.

Non saranno prese in considerazione le richieste che perverranno oltre il termine e l’ora sopraindicate.

Si prega pertanto di dare massima diffusione della presente,

Distinti saluti

Presidente DSU Toscana
Marco Moretti

lunedì 25 luglio 2011

Una CUT tutta per giovani e studenti

Esito positivo della CUT (Conferenza Università e Territorio) di questa mattina, tutta dedicata agli spazi per giovani e studenti.
Che Pisa abbia un problema di spazi in questo senso è indubbio: la vitalità di molti movimenti ed associazioni giovanili e la presenza di un elevato numero di studenti universitari nei tre Atenei sono caratteristiche peculiari di una città che fa anche, nel suo complesso, da campus universitario.
Questa opportunità presenta però alcune contraddizioni non risolte del tutto, e tra queste quella della possibilità per le iniziative di giovani e studenti di trovare gli spazi fisici di realizzazione.

Eppure Pisa è ricca di spazi: spazi in gestione degli stessi Enti che fanno parte della CUT (Comune, DSU, Università, Provincia); spazi in gestione a settori del vasto tessuto associativo e del III settore.
Ma se gli spazi ci sono, la questione di fondo è, da una parte, come ottimizzarne l'uso, e, dall'altra, come renderli pienamente accessibili.

Da questa considerazione è nato il progetto che da questa mattina inizierà a svilupparsi:

  • ricognizione degli spazi disponibili, e delle relative condizioni di uso;
  • definizione di strumenti regolamentari che, nel rispetto delle finalità e delle norme di ciascun Ente, garantiscano l'accessibilità ed il rispetto delle regole per tutti;
  • coinvolgimento nel progetto del III settore, dei giovani e degli studenti;
  • creazione di strumenti di accesso unici a questa rete di spazi (piattaforma informatica, sportelli).

A breve verrà insediata un'apposita commissione politica e tecnica che avrà il compito di definire i vari step del progetto.

Credo che si tratti di un fatto importante per Pisa, da vari punti di vista: permette di far tesoro di ciò che già c'è; vede la sinergia e la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati alla questione; può essere un tentativo pilota di esperienza di fusione tra gli studenti universitari ed il tessuto cittadino.

venerdì 1 luglio 2011

recupero dei benefici non dovuti: una misura di equità e giustizia

Uno dei temi fondamentali del welfare oggi è quello di garantire servizi e benefici a chi veramente ne ha diritto.
Col nuovo regolamento l'ARDSU coglie oggi due obiettivi importanti:

  • Pisa, Firenze e Siena seguiranno procedure uniche per gli accertamenti di veridicità di chi chiede i contributi per il diritto allo studio universitario; si tratta in questo caso di garantire parità di trattamento sui tre territori a tutti gli studenti borsisti, evitando che eventuali furbi e furbetti abbiano diversità di trattamento;
  • vengono coniugati insieme un principio di equilibrio (possibilità di correggere errore materiali nelle dichiarazioni) ed un principio di severità (mano ferma verso chi froda).


Di seguito il comunicato stampa sull'argomento.

Studenti vincitori di borsa di studio: migliori controlli sulle dichiarazioni

Approvato dal CdA del DSU Toscana il nuovo regolamento unitario


Giovedì 30 giugno il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario ha approvato un nuovo regolamento per effettuare gli accertamenti di veridicità sulle autocertificazioni presentate dagli studenti vincitori di benefici economici e regolare le procedure di recupero crediti.
La delibera, approvata all’unanimità, unifica le procedure finora in corso presso le sedi DSU e complessivamente ottimizza gli strumenti per individuare gli eventuali casi di utilizzo non dovuto delle risorse del DSU da parte di non aventi diritto.
Le attività di controllo consistono nella verifica del possesso dei requisiti di merito e nella verifica di congruità tra il contenuto dell’autocertificazione presentata per richiedere benefici economici al DSU e la situazione economico-familiare rilevabile attraverso la consultazione delle banche dati dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia del Territorio, dell’INPS, nonché tramite eventuali verifiche richieste alla Guardia di Finanza competente per territorio.
Dichiarazioni non coerenti con la reale condizione economica e patrimoniale del nucleo familiare di appartenenza o il non possesso dei crediti necessari per l’ottenimento della borsa di studio faranno scattare la revoca (o la riduzione) dei benefici erogati ed il recupero delle somme indebitamente percepite nonché del valore monetario dei servizi fruiti gratuitamente; in caso di mancato rimborso si procederà al recupero coattivo dei crediti tramite una collaborazione con Equitalia, la società pubblica incaricata dell’attività di riscossione dei tributi.
Una significativa novità introdotta dal regolamento è la previsione di una sanzione per chi produce false dichiarazioni: infatti, in tali casi, oltre al recupero del beneficio concesso e alla segnalazione all’autorità competente, al trasgressore sarà comminata una sanzione pari al doppio del beneficio ingiustamente conseguito.
“Il nuovo regolamento del DSU Toscana coniuga un principio di equilibrio (correzione di eventuali anomalie ed irregolarità nelle domande) ed un principio di severità (sanzioni a chi produce false dichiarazioni e denuncia all'autorità competente), prevedendo il semplice recupero dei benefici concessi (e la non applicazione, quindi, della sanzione) nei casi diversi dalle false dichiarazioni -spiega il Presidente del DSU Toscana, Marco Moretti-. Ogni anno effettuiamo accertamenti su un elevato campione di studenti: è un’azione doverosa sia per garantire i benefici a coloro che veramente risultano in condizioni economiche disagiate, sia per produrre un effetto deterrente nei confronti dei potenziali trasgressori.”

Il procedimento di accertamento sui benefici erogati dal DSU Toscana interessa tutti gli studenti per quanto riguarda gli accertamenti relativi al merito ed un campione di studenti pari ad almeno il 25% degli idonei al beneficio per quanto concerne gli accertamenti sulla situazione economico-patrimoniale. Relativamente a quest’ultimo aspetto, per l’anno accademico 2010/11 in Toscana sono stati effettuati oltre 4.500 accertamenti su 11.000 borsisti, una percentuale pari al del 40% dei vincitori di borsa di studio e, complessivamente, sono stati riscontrati circa 270 casi che hanno portato alla revoca della borse di studio.

Firenze, 1 luglio 2011

borse di studio 2011/2012

Riporto di seguito il comunicato stampa emanato dall'ARDSU a seguito dell'incontro di ieri con la Vicepresidente della Regione Toscana Targetti.


Borsa di studio: incontro tra studenti universitari e Regione Toscana
Condivisione del percorso che porterà al nuovo bando per l’anno accademico 2011/12
Giovedì 30 giugno la Vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti ha incontrato il Consiglio di Amministrazione del DSU Toscana per condividere il percorso che, nel giro di un paio di settimane, porterà all’approvazione della Delibera di Giunta relativa agli indirizzi che saranno recepiti dall’annuale bando di borsa di studio e posto alloggio emanato dal DSU Toscana, l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario.
In particolare gli studenti, rappresentati da Ettore Bucci, Antonella Siani e Luca Potenza -componenti del Consiglio di Amministrazione del DSU Toscana-, hanno espresso la propria preoccupazione per il rischio di peggioramento del modello di Diritto allo Studio toscano a fronte delle difficoltà finanziare dovute ai tagli ministeriali.
Il sistema dei servizi e degli interventi monetari a favore degli studenti universitari deve infatti fare i conti con l’ingente depotenziamento del finanziamento statale (nel 2012 5,5 milioni di euro, stessa cifra del 2011, ma 6,8 milioni di euro in meno rispetto al finanziamento del 2010), una realtà di fatto che costringe a cercare misure nuove per il mantenimento di un effettivo diritto allo studio per gli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi come recita la Costituzione.
Obiettivo concorde è mantenere un criterio universalistico del Diritto allo Studio: “La Regione Toscana eroga da oltre 10 anni la borsa di studio al 100% degli studenti idonei –spiega Stella Targetti, Vicepresidente della Regione incaricata delle politiche per l’alta formazione e il diritto allo studio universitario-. Lo scorso anno a fronte della riduzione dei trasferimenti statali siamo intervenuti con una quota aggiuntiva di finanziamento pari a 4 milioni di euro e l’azienda DSU Toscana ha messo in atto significativi risparmi di spesa per erogare la borsa di studio a oltre 11.000 universitari, ovvero a tutti gli aventi diritto. Per noi il diritto allo studio deve continuare ad avere quella caratteristica di universalità che contraddistingue il nostro modello ma è anche necessario approntare nuovi criteri che ci consentano di affrontare la situazione contingente”.
Regione e DSU Toscana, tenuto conto anche della posizione degli studenti, stanno quindi lavorando alle linee guida per il nuovo bando per le borse di studio per l'anno accademico 2011/12 che sarà pubblicato a luglio. Il bando introdurrà alcuni nuovi accorgimenti senza modificare la filosofia di fondo del Diritto allo Studio in Toscana.
Firenze, 1 luglio 2011

martedì 21 giugno 2011

residenza di via da Buti, si va avanti

Procedono i lavori del Comune per completare l'immobile da via da Buti, che sulla base degli accordi con il DSU sarà utilizzato come residenza studentesca in gestione all'ARDSU: http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=7547 .
Presto saranno avviati i lavori della commissione tecnica mista Comune/ARDSU che avrà l'obiettivo di predisporre quanto necessario in maniera che - al completamento dei lavori - l'immobile sia subito attivato per gli studenti vincitori di un posto alloggio.

lunedì 20 giugno 2011

repetita iuvant...

...tanto per togliere i dubbi...


Comunicato stampa

Il CdA del DSU Toscana unanime contro la privatizzazione


Netta la posizione del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda per il Diritto allo Studio


Venerdì 17 giugno si è svolta a Firenze la riunione ordinaria del Consiglio di Amministrazione del DSU Toscana. Nel corso della seduta ha trovato spazio anche un confronto in merito alla notizia, falsa e infondata, di privatizzazione delle mense circolata nei giorni scorsi.
Il Consiglio di Amministrazione, organo competente per la definizione degli indirizzi generali per l’azione amministrativa e la gestione dell'Azienda, si è espresso con voto unanime nell’affermare che il DSU Toscana debba continuare ad erogare direttamente i servizi agli studenti universitari e ribadisce quindi che nessuna azione di privatizzazione è prevista nella programmazione futura dell’Ente.
Sicuramente il taglio dei fondi per il Diritto allo Studio da parte del Governo nazionale pone problemi di organizzazione efficace delle risorse, ma non è assolutamente a rischio la gestione diretta delle mense e la tenuta occupazionale del personale coinvolto in tutti i servizi DSU. Posizione avvalorata anche dalla prossima assunzione di 26 unità di personale di cui 16 (14 part time e 2 full time) con il profilo di operatore specializzato addetto alle mense a gestione diretta del DSU.

Firenze, 20 giugno 2011

sabato 11 giugno 2011

una cut (pro)positiva

Ieri si è tenuta in Comune la Conferenza Università e Territorio (CUT) sul tema delle residenze studentesche.
Non è stata una riunione inutile.
Mi pare che l'elemento strategicamente più forte sia quello della volontà di lavorare insieme tra Comune, Università, ARDSU e Provincia per raggiungere il risultato di garantire agli studenti universitari migliori condizioni di accesso ai servizi e di vivibilità della città.
Questa volontà si esprimerà concretamente nei prossimi giorni nella definizione di intese rispetto alla questione complessiva rispetto:

  • all'apporto di tutti gli enti in gioco;
  • all'attivazione della residenza di via da Buti;
  • alla progettazione di interventi sulla base dell'avviso pubblico dell'ANCI su "servizi in favore degli studenti universitari".

Intanto l'ARDSU è impegnato nel concludere il percorso, sulle possibilità esistenti, per l'aumento dei posti letto a Pisa. Il prossimo CdA sarà chiamato ad esprimersi (anche) su questo.
Una chiara risposta alle inesistenti ipotesi di privatizzazione dei servizi aziendali...

mercoledì 8 giugno 2011

fuga dalla realtà...

Continuo a leggere sui giornali interventi contro la privatizzazione dei servizi di ristorazione degli studenti erogati dall'ARDSU (oggi addirittura questa cosa sarebbe "regolarmente minacciata dal CdA").
Sta di fatto che la cosa è già stata smentita (riporto più sotto l'ennesimo comunicato ufficiale), e chiunque voglia accedere agli atti aziendali e del CdA potrebbe tranquillamente constatare che il tema non è stato e non è all'ordine del giorno.
A parte il fatto che a suon di esorcizzare una (falsa) minaccia si finisce poi per richiamarla, non vorrei che questo modo di fare nasconda la fuga del vero problema reale: nel momento in cui il Governo nazionale taglia i fondi del diritto allo studio universitario, come riorganizzare l'Azienda in modo da continuare ad erogare direttamente servizi di qualità a tutti gli studenti aventi diritto?
Personalmente io propongo modello partecipativo: Regione Toscana e CdA da una parte, rappresentanze degli studenti e dei lavoratori dall'altra dovrebbero avere la capacità di elaborare una proposta organizzativa condivisa che, ottimizzando le risorse interne, produca risultati positivi.
Parliamo di questo?

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Il DSU non ha in programma la privatizzazione delle mense
L’Azienda smentisce le dichiarazioni del Segretario cittadino PRC Oliveri
In riferimento all’intervento del Segretario Comunale di Rifondazione Comunista apparso oggi sulla vs testata nel quale Oliveri afferma che le mense gestite direttamente dal DSU a Pisa possano essere privatizzate, l’Azienda smentisce categoricamente che questo tipo di previsione sia all’ordine del giorno delle prossime determinazioni del proprio Consiglio di Amministrazione, così come non rientrano nelle prospettive di programmazione amministrativa e gestionale futura dell’Ente.
Una testimonianza di quanto affermato è il bando di concorso per l’assunzione di 14 unità di personale a tempo parziale con il profilo di operatore specializzato addetto alla Ristorazione, la cui prova preselettiva verrà espletata entro la fine di luglio del corrente anno e i cui vincitori saranno, per l’appunto, assegnati operativamente alle mense a gestione diretta del DSU. Detto personale si andrà ad aggiungere agli oltre 20 assunti l’anno scorso sempre con la stessa mansione.
Si ritiene pertanto che si voglia ingiustificatamente evocare un provvedimento, come la privatizzazione delle mense, che non solo non è previsto ma che non trova riscontro negli atti formali che l’amministrazione del DSU sta portando avanti. L’insistere su dichiarazioni di questo tipo non possono che creare un danno di immagine all’Azienda ed una comprensibile
apprensione fra il personale coinvolto la cui tenuta occupazionale non è assolutamente a rischio.
Firenze, 8 giugno 2011
Ufficio Stampa DSU Toscana

lunedì 6 giugno 2011

rilanciare le relazioni sindacali

Oggi ho incontrato informalmente dei rappresentanti sindacali dell'ARDSU di Pisa.
L'incontro è successivo alla proclamazione dello stato di agitazione ed alla procedura di raffreddamento del conflitto attivata dalla Prefettura.
Domani si terrà un importante tavolo di trattativa a Firenze, che spero sia una tappa utile per chiudere questa vicenda entro il prossimo 30 giugno (data convenuta al tavolo in Prefettura).
Alcune considerazioni sull'incontro.
I lavoratori vivono oggi molte paure legate alle non rosee previsioni circa il finanziamento delle attività del DSU; la paura principale è che si vada verso un processo più o meno strisciante di privatizzazione dei servizi.  Personalmente ritengo che a questo timore si debba rispondere con coraggio riorganizzando l''Azienda in modo da riuscire ad erogare i servizi in maniera più economica, valorizzando appieno le risorse interne.
Se questo è necessario, occorre che la riorganizzazione - che è cosa complessa e difficile - veda coinvolti anche i lavoratori, che lamentano invece uno scarso livello o un abbassamento della loro capacità di intervenire in senso costruttivo su questi processi.
Occorre quindi rilanciare le relazioni sindacali, dando certezza agli istituti di informazione prima, e di contrattazione e concertazione poi con le rappresentanze sindacali.
Questo percorso può aiutare lo stesso CdA a prendere meglio scelte migliori.
Questo percorso richiede anche che le rappresentanze sindacali, di Pisa, Firenze e Siena, siano in grado di elaborare proposte tra loro condivise: la barca oggi è unica, e la sua capacità di navigare in un mare che mi pare alquanto tempestoso dipende dalle sinergie e dal contributo responsabile di tutti.

giovedì 2 giugno 2011

principio di falsità...

Leggo su un volantino sindacale diffuso nei giorni scorsi a firma di Cobas Pubblico Impiego che mi si attribuisce di essere "di provenienza sindacale, ma con tanta predisposizione ad amministrare il denaro pubblico per privatizzare i servizi".
Visto che quanto riportato non corrisponde al mio pensiero (privatizzare i servizi), voglio chiedere pubblicamente a lorsignori di dire a quale mio intervento scritto o orale fanno riferimento per dedurre cotanta predisposizione... Altrimenti "rischiano" di passare pubblicamente per bugiardi...
...eppure mi pareva di aver capito che nelle ultime elezioni amministrative chi fa questi giochetti coi mezzi di comunicazione non ha avuto molto apprezzamento...

stato di agitazione del personale del DSU pisano

Le rappresentanze sindacali di CGIL-CISL-UIL dell'ARDSU di Pisa hanno proclamato lo stato di agitazione, chiedendo al Prefetto di Pisa l'apertura della procedura di raffreddamento, che si concretizzerà nelle prossime ore.
Con rammarico devo dire che sono stato un buon profeta nell'ultima seduta del CdA nel prevedere che la situazione che si è venuta a determinare sul piano delle relazioni sindacali avrebbe creato problemi. Ad ogni buon conto ora si tratta di uscirne...
Va fatta una considerazione generale: nella più autentica tradizione della Regione Toscana le relazioni sindacali sono un fattore strategico che consente di mantenere quella coesione sociale fondamentale per perseguire obiettivi e raggiungere risultati. Utilizzando appieno - per scelta politica - gli istituti della concertazione, della contrattazione e dell'informazione la Toscana è riuscita a crescere ed a superare crisi senza che le tensioni sociali toccassero o superassero il livello di guardia. Condividere non significa eliminare il conflitto o perdere ruolo, ma vuol dire attivare un percorso virtuoso di soluzione delle complessità.
Deve essere così anche nell'ARDSU!
La sfida del Diritto allo Studio Universitario toscano di riuscire a garantire servizi in una situazione di riduzione delle risorse (se non di definanziamento) può essere vinta col coinvolgimento pieno e responsabile del suo personale.

Questa sfida infatti passa anche dalla riorganizzazione interna: in primis quella della dirigenza (che abbiamo avviato con la selezione del futuro direttore generale, ma che non si esaurisce certamente con questo), ma anche di una utilizzazione e valorizzazione del personale migliore di quella attuale e maggiormente rispondente alle nuove mission dell'Azienda.
Detto questo, mi pare che le richieste della parte sindacale non siano così distanti. Infatti:
  1. la verifica delle esigenze e necessità urgenti, con conseguente valorizzazione del personale, è un'attività richiesta dallo stesso CdA nella seduta del 15 aprile scorso;
  2. nella medesima seduta sono state create le premesse per procedere all'erogazione della produttività individuale (mentre una parte del premio è già stata attribuita);
  3. rispetto alla applicazione delle normative in materia di sicurezza e tutela nei luoghi di lavoro, si tratta - banalmente - di dar seguito ai disposti di legge nella situazione specifica aziendale.
Per il resto, credo che nessuno all'interno del CdA possa o debba essere ostile al pieno esplicarsi degli istituti di relazione sindacale (informazione, contrattazione, concertazione). La scelta semmai deve essere quella di dar piena forza e concretezza a questi strumenti, magari anche attraverso l'individuazione di uno strumento contrattato e condiviso di attuazione, nel rispetto delle leggi in materia e del CCNL.

Ovviamente vale la pena di concludere affermando che la soluzione - che io auspico - di questa vertenza sindacale non possa che riguardare tutte le sedi dell'Azienda (Pisa, Firenze; Siena). L'Azienda E' regionale (anche se mi pare che questo aspetto deve ancora un po' maturare...) e pertanto diritti e doveri dei lavoratori, da una parte, diritti e doveri di chi gestisce l'Azienda, dall'altra, sono uguali a Pisa, come a Firenze e Siena.

martedì 31 maggio 2011

un'iniziativa interessante di dibattito...

Questa sera il Circolo Università e Ricerca del PD Pisano ha organizzato una riunione tematica su "Quale futuro per il diritto allo studio universitario in Toscana?". L'appuntamento è alle 21 in Corso Italia 11.
Credo sia un'iniziativa importante perché c'è bisogno per tutti di ascolto e dibattito, di confronto e di idee. Le iniziative di partiti ed associazioni su questi temi non sono solo importanti, sono indispensabili per una corretta dialettica democratica.
Parteciperanno, insieme ad altri (ovviamente partecipo anch'io...), il Presidente ARDSU Marco Moretti, la prorettrice dell'Università di Pisa Rosalba Tognetti, il membro del Consiglio della Regione Toscana Ivan Ferrucci .

cercasi Direttore regionale

L'Azienda ha pubblicato l'avviso per la selezione del Direttore regionale del Diritto allo Studio Universitario.
Informazioni e materiali sono disponibili al link: http://www.dsu.toscana.it/it/lavoraconnoi/incarichi/Direttore.html .
Si tratta di una importante scelta che intende garantire trasparenza nella scelta della massima dirigenza aziendale.
Vinca il migliore: il diritto allo studio universitario ha bisogno di quanto c'è di meglio per garantire la sua missione.

privatizzazione delle mense del DSU? ... Un falso allarme

Riporto di seguito il comunicato stampa aziendale circa la privatizzazione del servizio mense...
Mi pare che i falsi allarmi producano l'effetto di distogliere l'attenzione da quelli che sono i reali problemi a Pisa (e nelle altre realtà) del diritto allo studio universitario.
Quello che interessa oggi è come organizzare l'Azienda in modo da mantenere il livello e la qualità dei servizi erogati dalla stessa (o addirittura accrescerli: è il caso dei posti letto a Pisa) con una gestione più efficiente, efficace ed economica.
In questo ambito, credo ci siano alcune importanti opportunità da cogliere:
1) la regionalizzazione dell'Azienda può e deve produrre maggiori risparmi sulle forniture;
2) la riorganizzazione della dirigenza, con la sua riduzione, può aiutare un percorso di efficienza ed omogeneizzazione tra i territori dei servizi erogati;
3) la valorizzazione del personale interno, in un contesto di corrette e trasparenti relazioni sindacali, può favorire il miglioramento dei servizi;
4) un maggiore coinvolgimento degli studenti nella gestione delle residenze (che è comunque un valore aggiunto) può consentire responsabilizzazione, efficienza e risparmi.
Parliamo di questo?


Il DSU non ha in programma la privatizzazione delle mense

L’Azienda smentisce la notizia diffusa negli articoli apparsi su “Il Tirreno” di domenica

In riferimento agli articoli apparsi domenica scorsa sul vs giornale relativi alla possibilità che le mense gestite direttamente dal DSU nelle tre sedi territoriali di Firenze, Pisa e Siena possano essere privatizzate l’Azienda smentisce categoricamente che questo tipo di previsione sia all’ordine del giorno delle prossime determinazioni del proprio Consiglio di Amministrazione, così come non rientrano nelle prospettive di programmazione amministrativa e gestionale futura dell’Ente.

Una testimonianza di quanto affermato è il bando di concorso per l’assunzione di 14 unità di personale a tempo parziale con il profilo di operatore specializzato addetto alla Ristorazione, la cui prova preselettiva verrà espletata entro la fine di luglio del corrente anno e i cui vincitori saranno, per l’appunto, assegnati operativamente alle mense a gestione diretta del DSU. Detto personale si andrà ad aggiungere agli oltre 20 assunti l’anno scorso sempre con la stessa mansione.

Coerentemente a quanto affermato dallo stesso Presidente DSU Marco Moretti e correttamente riportato in uno degli articoli, è obiettivo prioritario dell’Azienda potenziare i servizi attualmente erogati – come ad  esempio l’aumento dei posti letto a Pisa – cercando di razionalizzare al meglio i costi di gestione possibilmente evitando ricadute in termini economici sugli utenti.

Si ritiene pertanto che si sia ricercato, soprattutto nell’elaborazione dei titoli degli articoli oltre che nel contenuto degli stessi, di puntare sulla ricerca di un irresponsabile effetto sensazionalistico che una notizia come la privatizzazione delle mense poteva sortire nell’opinione pubblica e fra il personale interno dell’Azienda, senza che dietro a tali  informazioni vi fosse una reale fondatezza e vi si trovasse riscontro negli atti formali che l’amministrazione del DSU sta portando avanti.

Constatiamo che nonostante vi sia stato da parte vostra un contatto diretto con il Presidente DSU Moretti che aveva smentito quanto poi riportato negli articoli, le parole dello stesso non sono state ritenute evidentemente sufficienti per effettuare una corretta informazione sull’argomento.

Ufficio Stampa DSU Toscana

giovedì 12 maggio 2011

posti letto per studenti a Pisa

Questa mattina l’Assessore del Comune di Pisa Andrea Serfogli ha presentato ai mass media i locali del nuovo immobile sperimentale di via da Buti da utilizzare come residenza studentesca. Entro l’anno si prevede il termine dei lavori e la gestione dell’immobile sarà assegnata all’ARDSU, che potrà così disporre di ulteriori 30 posti letto per i propri borsisti.
Inizia a concretizzarsi così l’impegno assunto di far crescere i posti letto a gestione aziendale sul territorio pisano, che – com’è noto – ha una particolare sofferenza: disponiamo di 1563 posti letto a fronte di 2681 aventi diritto all’alloggio nell’anno accademico 2010/2011 (con una copertura quindi di solo il 58,30%). Ovviamente la disponibilità – grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale di Pisa – di ulteriori 30 posti NON è sufficiente.

Il CdA sarà chiamato a breve a rispondere all’impegno assunto, in considerazione del fatto che il recente decreto attuativo della legge 338/2000 per l’erogazione dei finanziamenti statali per alloggi e residenze per studenti fissa in 3 mesi (decorrenti dal 28 aprile 2011) il tempo entro il quale presentare i progetti.
Pisa si gioca questa partita su 4 situazioni:

  •  gli immobili di via Paradisa (c. 520 posti letto);
  • la nuova costruzione in San Cataldo (c. 200 posti letto);
  • gli immobili di via dell’Occhio (c. 30 posti letto);
  • altre opportunità che venissero reperite sul mercato privato.
Vediamo lo “stato dell’arte” di alcune di queste situazioni.

Come già segnalato in un precedente post l’INAIL ha esperito un’asta pubblica per l’affitto degli immobili di via Paradisa. Contestualmente l’ARDSU ha formalmente avanzato ad INAIL una manifestazione di interesse per questi immobili, senza partecipare all’asta (i termini indicati nel bando non erano compatibili con le prescrizioni della Legge 338/2000). Per quanto ne sappiamo, l’asta dell’INAIL non è andata deserta: si tratterà di vedere adesso se la proposta dei soggetti privati che hanno partecipato all’asta verrà accolta o meno dall’Istituto. Qualora venisse accolta, l’onere del restauro degli immobili e della collocazione sul mercato dei posti letto per gli studenti universitari ricadrà sul privato che si è aggiudicato l’asta. Qualora nessuna proposta venisse accolta, in virtù della manifestazione d’interesse presentata, INAIL e ARDSU potranno valutare la possibilità di una trattativa diretta tra le parti per la gestione degli immobili.

Il progetto di San Cataldo è sostanzialmente pronto: potrebbe essere questo il “piano B” qualora l’operazione sugli immobili di via Paradisa non potesse andare in porto. In questo caso si tratterebbe di una nuova costruzione di proprietà ARDSU: richiederebbe più tempo nella realizzazione, ma avrebbe i vantaggi di valorizzare un angolo delle città oggi in sostanziale abbandono e di poter acquisire definitivamente un bene al patrimonio dell’edilizia residenziale per gli studenti.

Rispetto all’immobile - di proprietà ARDSU – di via dell’Occhio (occupato dal maggio 2009) c’è stato un incontro tra ARDSU, Regione Toscana e Comune per verificare se ci siano, e quali siano, le condizioni per una progettualità specifica per questo edificio: si tratterà nei prossimi giorni di definire queste condizioni, anche se – va detto - pesa come un macigno sulla questione lo stato di occupazione, che a mio avviso non può essere legittimato. Ciò premesso, sarebbe interessante poter sperimentare in questa situazione forme avanzate ed innovative di intervento sociale tra più soggetti istituzionali.

Come si vede, si tratta di un panorama complesso di situazioni all’interno del quale il CdA sarà chiamato nelle prossime settimane a compiere scelte chiare, trasparenti e lucide, da condividere pubblicamente con gli studenti universitari e l’opinione pubblica.

giovedì 5 maggio 2011

Rebeldia...

Ieri, 4 maggio, i 4 Enti (Comune, Provincia, Università, ARDSU) hanno incontrato insieme i rappresentanti del Progetto Rebeldia a seguito della richiesta che era stata avanzata a ciascuna delle Amministrazioni.
Rebeldia ha cercato di motivare la non partecipazione alla Manifestazione di interesse per gli spazi di via Andrea Pisano, adducendo incongruenze tra quanto deliberato in Conferenza dei Servizi ed il testo della Manifestazione di interesse.
Ritengo la non partecipazione di Rebeldia un incomprensibile errore, sia sul piano tecnico che amministrativo: lo è perché la procedura della Manifestazione di interesse non può certo essere interrotta o annullata (non mi pare ci siano motivi tecnici per farlo, e politicamente sarebbe improponibile perché riconoscerebbe uno status di assoluto privilegio ad un gruppo di associazioni a fronte di tante altre presenti in città che pur hanno una pari importanza e dignità, che abbiano partecipato o meno alla Manifestazione di interesse).
Credo che la strada obbligata oggi sia quello di attendere l'esito della Manifestazione di interesse: 3 soggetti hanno presentato i loro progetti, la dirigenza comunale dovrà valutare obiettivamente requisiti e caratteristiche progettuali, verosimilmente il 15 maggio sapremo se ci sarà un progetto che ha le caratteristiche per "aggiudicarsi" gli spazi di via Pisano, e quale esso sia.
Solo allora sarà definito uno scenario chiaro e legittimo, e solo allora si potrà riflettere se ci siano o meno altre opzioni.

lunedì 2 maggio 2011

Paradisa...

Venerdi' scorso, 29 aprile, l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario ha scritto alla direzionale regionale dell'Inail richiedendo di verificare congiuntamente se ci sono le condizioni affinche' gli immobili di via Paradisa possano di nuovo essere gestiti dall'ARDSU come residenze universitarie.
Si tratta di un passo formale ed importante perche' testimonia il concreto interesse dell'Azienda ad aumentare i posti letto in propria gestione per gli studenti universitari borsisti.
Detto questo, il percorso sara' complesso. Infatti:
- l'Inail sta esperendo una procedura di asta pubblica per gli stessi immobili, dai cui risultati dipende la possibilita' per una trattativa diretta con Ardsu;
- occorre una valida stima degli interventi manutentivi e di ricostruzione da svolgere, che - sulla base di una prima ricognizione effettuata - si preannunciano abbastanza onerosi;
- l'eventuale accordo con Inail dovra' prevedere tempi lunghi di affitto (almeno 25 anni) per poter accedere ai finanziamenti necessari previsti dalla legge.

In sostanza, siamo ad un passo in avanti per Pisa, ma e' ancora troppo presto per poter dire: ce la stiamo facendo ad aumentare i posti letto per gli universitari borsisti.
Esistono ipotesi alternative, e questo e' comunque rassicurante.
Verra' quindi presto il momento in cui il Consiglio di Amministrazione dell'Ardsu dovra' essere chiaro nelle sue scelte...
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martedì 15 marzo 2011

più posti letto per studenti a Pisa: un obiettivo raggiungibile?

Che il differenziale tra gli studenti aventi diritto ad un alloggio e i posti letto a disposizione dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario a Pisa sia troppo elevato è un dato certo. Nell'anno accademico in corso gli studenti vincitori di un alloggio sono 2695, i posti letto in gestione all'Azienda sono 1553: troppo pochi.
Nel Piano delle Attività 2011 approvato dal CdA contestualmente all'approvazione del bilancio preventivo 2011 si riconosce formalmente la necessità di un impegno specifico sul territorio pisano per risolvere questa questione.
Questo impegno non è solo una futile dichiarazione di intenti: sussistono infatti sul territorio una serie di opzioni tra le quali sarà possibile fare scelte appropriate una volta completata la fase di analisi che è attualmente in corso.
Vediamo di quali immobili si sta parlando:

  • immobili "Paradisa": c. 520 posti letto, attualmente di proprietà INAIL, con necessità di importanti interventi di restauro;
  • area di S.Cataldo: costruzione di un nuovo immobile di proprietà dell'Azienda per c. 200 posti letto;
  • immobile di via da Buti: c. 30 posti letto, attualmente di proprietà comunale, in fase finale di costruzione;
  • immobile di via dell'Occhio: c. 30 posti letto, di proprietà aziendale, con necessità di importanti interventi di restauro.

Verosimilmente non ci saranno nell'immediato le risorse  per attivare tutte queste possibilità: occorrerà quindi compiere delle scelte; ad esempio si sta verificando la possibilità di cedere via dell'Occhio alla Regione per utilizzare il corrispettivo sulle altre ipotesi; si sta dialogando col Comune per comprendere come completare l'intervento di costruzione, ecc.
Di una cosa sono convinto: alla fine delle analisi in corso, per trovare una soluzione soddisfacente in termini di aumento dei posti letto ma anche di sostenibilità economica sarà necessaria un'azione di concertazione e di co-responsabilità che  coinvolga tutti i soggetti istituzionale interessati, ovvero ARDSU, Regione Toscana, Comune. Solo questo metodo infatti consentirà di ottimizzare le risorse che ciascuno soggetto ha nelle proprie disponibilità per giungere ad un risultato che - tengo sempre a ricordare - non riguarda solo la popolazione studentesca ma la calmierazione di un mercato pisano che oggi tende ad allontanare le famiglie.

mercoledì 9 marzo 2011

siluri, sfiducia e dirigenza...

Leggo sui giornali di questi giorni, peraltro un po' in ritardo rispetto alla data dell'"evento" (il 25 febbraio), che il CdA dell'Azienda Regionale del Diritto allo Studio Universitario avrebbe "silurato" il Direttore dell'Azienda, lo avrebbe  "sfiduciato": l'interessato peraltro dichiara che gli "manca la fiducia" da parte del CdA.
Spesso nella nostra società (e nella nostra cultura politica) si tende un po' troppo a personalizzare le questioni, banalizzando i problemi e riducendoli ad una sorta di referendum pro o contro questa o quella persona.
La scelta del CdA, quella che ho condiviso, è stata invece proprio quella di evitare un referendum personalistico: dopo le vicende - complesse - della regionalizzazione delle Aziende per il Diritto allo Studio Universitario, c'è l'esigenza di riportare a misure ordinarie e di trasparenza la gestione dell'Azienda Regionale, evitando che le stratificazioni del passato potessero impedire lo sviluppo di una struttura che erogasse - nell'ambito delle risorse in suo possesso - servizi più efficienti e migliori della somma delle tre Aziende territoriali precedenti. A questa esigenza di trasparenza e di costruzione non può sottrarsi la procedura di nomina del Direttore dell'Azienda.
Che va fatta - ovviamente - con una selezione pubblica di individuazione della migliore professionalità esistente: selezione a cui tutti coloro che hanno le caratteristiche possono partecipare (nessuno ovviamente è obbligato, nemmeno l'attuale Direttore se proprio non vuole...).
Se va fatta questa selezione pubblica, non poteva essere prorogato l'incarico al Direttore (che peraltro scade a Settembre).
Tutto qui.
In un Paese normale, la selezione pubblica per la scelta dei dirigenti  dovrebbe essere salutata come una misura di trasparenza, di etica pubblica, di incentivo a far di più e di meglio: buttarla invece sul siluramento, viverla come sfiducia, mi pare un fenomeno di malcostume e di provincialismo.

venerdì 25 febbraio 2011

Cda del 25 febbraio: trasparenza sulla nomina del direttore aziendale

Nel CdA di oggi, è stato decisa l'attivazione di una procedura pubblica per la selezione del Direttore dell'Azienda regionale: occorre chiedere alla Regione una modifica del Regolamento in modo da predisporre una selezione pubblica del Direttore dell'Azienda.
Si tratta di una decisione innovativa che vuole essere una misura di trasparenza nella ricerca della migliore professionalità disponibile.
Alla prossima seduta del CdA si discuterà delle necessarie modifiche al Regolamento sulla nomina del Direttore da richiedere alla Regione Toscana.

CdA del 25 febbraio: via dell'Occhio

Oggi si è tenuto il CdA dell'ARDSU presso la residenza Praticelli di Pisa.
Uno degli argomenti all'odg è stato quello relativo alla residenza di via dell'Occhio, occupata dal maggio 2009.
Gli occupanti hanno chiesto ed ottenuto di essere ascoltati dal Consiglio; nella notte avevano inviato una lettera al CdA, che rivendicava l'utilizzo dell'immobile e la richiesta che venisse salvaguardata la natura pubblica dell'immobile e la sua destinazione "ad uso sociale come edilizia residenziale pubblica o agevolata o come studentato".
Il CdA ha deciso di trasmettere la richiesta alla Regione Toscana: dal momento che viene proposta l'utilizzo della struttura per finalità diverse da quelle che sono proprie del ARDSU, niente vieta che l'immobile possa essere alienato alle strutture pubbliche che assolvono alle finalità sociali proposte, previo riconoscimento del relativo corrispettivo economico all'ARDSU. Ovviamente se questa alienazione non venisse accettata, l'ARDSU dovrà rientrare nella piena disponibilità dell'immobile al fine di utilizzarne la disponibilità  o il valore per l'obbiettivo della crescita dei posti letto per gli studenti borsisti di Pisa (magari riuscendo ad acquisire la disponibilità della Paradisa, per la quale sono in corso le relative trattative).
Nei prossimi giorni si procederà a scrivere alla Regione e ad adempiere i passi necessari per la salvaguardia delle responsabilità rispetto all'immobile.

venerdì 18 febbraio 2011

bilancio 2011: la mozione del CdA sulla situazione e le prospettive del DSU

...e questa è la mozione del CdA relativa al bilancio 2011


"Il Consiglio d'Amministrazione dell'Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Toscana, su richiesta dei rappresentanti degli studenti, esprime la propria netta contrarietà nei confronti delle politiche di DSU di cui il governo nazionale si è fatto promotore nel corso degli ultimi anni. Alla deficitaria cura con cui il tema è stato trattato nel corso degli anni, con la mancanza di una adeguata normazione dei Livelli Essenziali di Prestazione da parte dello Stato e l'assenza di una rinnovata Legge Quadro che uniformasse le garanzie minime nel contesto nazionale, si è aggiunto un progressivo definanziamento che, unito ai tagli ai budget regionali imposti dal Decreto Legge 78/2010, rende estremamente precaria la possibilità stessa di erogare borse di studio – nella forma della quota monetaria e della quota di servizi di cui è espressione la Toscana - nel corso dei prossimi anni.

Parimenti, il Consiglio riconosce nelle disposizioni della legge 240/2010 un forte pericolo: la pratica sostituzione, “senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica”, del sistema delle borse di studio con un fondo nazionale per prestiti fiduciari finanziati da indefiniti “finanziamenti privati” tradisce, a nostro parere, lo spirito dell'art. 34 della Costituzione, che  garantisce “ai capaci e meritevoli seppur privi di mezzi” di assurgere ai gradi più alti degli studi. Lo strumento del prestito fiduciario deve mantenere connotazione facoltativa, in quanto slegato dall'analisi della condizione sociale ed economica di provenienza dello studente universitario.

In tal senso, il Consiglio ritiene ineludibile la necessità che la Regione Toscana,  che fonda il proprio sistema di garanzie all'accesso universale alla conoscenza sulla vasta attrattività di studenti non residenti, riconosca nel Diritto allo Studio una priorità della propria agenda politica, ponendo in essere i finanziamenti necessari e facendosi latore di tale istanza in seno alla Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome. Senza la previsione e la certezza di finanziamenti sul lungo periodo, s'impedisce non solo di concepire qualsiasi miglioramento di sistema, che certamente va reso più economico ed insieme efficiente, ma si rischia di far venire meno il concetto stesso di Diritto allo Studio.

I tagli al fondo integrativo statale per le borse di studio hanno spinto il Consiglio, senza il consenso studentesco, ad assumere decisioni difficili, quali quella dell’aumento della tariffa mensa a 3 €. e la compressione di alcuni servizi; queste decisioni hanno però consentito di preservare l’erogazione al 100% di tutte le borse di studio a tutti gli aventi diritto e di procedere all’indizione dei bandi per l’assunzione del personale. Il lavoro dei prossimi mesi sarà quello di rimodulare i servizi in maniera da cogliere gli obiettivi di:
  • omogeneizzazione sul territorio regionale in modo da garantire parità di condizioni tra gli studenti delle diverse sedi;
  • operare scelte in modo da coniugare il massimo livello di servizio sostenibile con l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del modello organizzativo.

In questo contesto la prossima definizione da parte della Regione Toscana del Piano d'Indirizzo Generale Integrato è una occasione strategica di discussione e decisione sulle prospettive del Diritto allo Studio Universitario, gravemente ristrette dal definanziamento progressivo. Il Consiglio pertanto – insieme alla Regione Toscana - articolerà e promuoverà una discussione aperta a tutte i soggetti istituzionali e sociali, primi fra tutti gli studenti e le loro rappresentanze politiche.  L’obiettivo è quello di non arrivare ad una mera retrocessione sul profilo dell'offerta dei servizi continuando a sostenere le priorità regionali dell’erogazione delle borse di studio e della copertura dei posti letto per gli studenti, evitando di assumere come risposta all'attuale definanziamento il restringimento del concetto attuale di idoneità di reddito e di merito e la riproposizione di metodi di gestione inefficaci e particolarmente onerosi. 

Il Consiglio d'Amministrazione dell'Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Toscana, nell'approvare il Bilancio di Previsione 2011 e il Piano d'Investimenti per il trienno 2001-2013, dà mandato alla Presidenza di rendere pubblica questa mozione, pubblicandola nell'Albo Pretorio del DSU Toscana e inviandola ai Rettori delle Università della Toscana; all'Assessorato regionale all'Istruzione, all'Università e al Diritto allo Studio; alla Presidenza della Giunta Regionale della Toscana; alla Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome; ai Sindaci delle città sedi di ateneo; al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; alle Presidenze degli Enti Regionali per il DSU."

bilancio 2011: il comunicato stampa dell'ARDSU

Il comunicato stampa dell'ARDSU sul bilancio previsionale 2011 (testo integrale)...


"E’ stato presentato oggi in conferenza stampa, presso la sede del DSU Toscana, il bilancio previsionale 2011 dell’Azienda ed un quadro del nuovo assetto organizzativo a due anni dall’unificazione delle preesistenti aziende.
Le riduzioni dei trasferimenti del Fondo Integrativo Statale che si protrarranno anche per i prossimi anni in maniera consistente, hanno comportato molta oculatezza nell’impostare le attività previste per il 2011 al fine di consentire il mantenimento degli standard quantitativi e qualitativi dei servizi.
Per garantire la borsa di studio a tutti gli idonei, le risorse complessive disponibili per il 2011 impongono scelte rilevanti come l’incremento dei ricavi per le tariffe applicate alla generalità degli studenti (ristorazione, attività culturali) e risparmi nella gestione corrente (riduzione delle spese di funzionamento dell’Azienda per il 5%).
“Il DSU Toscana ha compiuto un notevole sforzo per il mantenimento del livello dei servizi erogati e per la definizione delle procedure da adottare nel nuovo contesto unitario –spiega Marco Moretti, Presidente del DSU–. Fra i risultati l’assegnazione della borsa di studio alla totalità degli aventi diritto e, in questi giorni, l’ottenimento della certificazione di qualità ISO 9001:2008 su tutti i processi adottati nelle 3 sedi territoriali.”
Per l’anno accademico 2010/11 si garantisce, anche grazie all’importante contributo della Regione Toscana di 4 milioni di euro, l’assegnazione al 100% degli aventi diritto di 11.073 borse di studio per un importo complessivo che si stima essere pari ad € 28.244.373,41 cui si aggiungono € 4.457.823,38 per gli altri contributi monetari (contributi affitto, borse di mobilità, dottorandi, assegni infermieri, disabili, contributi straordinari, studenti part-time).
Il Servizio ristorazione, con oltre 3.700.000 pasti l’anno, è l’attività di punta dell’Azienda: il numero di pasti elevato, la varietà dei menù ed il prezzo contenuto (3,00 € a pasto) la collocano al primo posto in Italia nella ristorazione universitaria. Il risultato è frutto di scelte che hanno puntato sulla valorizzazione delle strutture a gestione diretta.
Anche sul fronte delle residenze studentesche la situazione toscana è fra le migliori: solo in Lombardia i posti letto superano le 5000 unità, ma la Toscana è la seconda regione in Italia per il numero di posti letto (nel 2009 3975, oggi 4039). Il 2011 vedrà complessivamente aumentare l’offerta: gli interventi previsti grazie a finanziamenti regionali e statali porteranno i posti letto per gli studenti borsisti non residenti a oltre 4.230 unità.
“Il nuovo consiglio di amministrazione del DSU Toscana sta procedendo nella giusta direzione –afferma la Vice Presidente della Regione Toscana Stella Targetti–. Il processo di unificazione ha rappresentato una sfida di notevole portata che richiederà ulteriori sforzi per raggiungere un assestamento definitivo in una fase delicata conseguente alla contrazione delle risorse. Tuttavia, garantire la continuità dei servizi agli studenti con un elevato livello qualitativo, pur nel difficile contesto finanziario,  rimane  un’obiettivo prioritario nella nostra Regione”.

posti letto: gli investimenti su Pisa

Dal piano delle attività 2011, allegato alla delibera del bilancio 2011 dell'ARDSU...


"L’impostazione dei programmi di investimento dovrà prevedere un orientamento delle risorse verso la sede di Pisa in quanto quella di Siena è attualmente sovradimensionata rispetto alla domanda e quella di Firenze gode di un indice di copertura più elevato. A tale scopo è in corso la progettazione di una nuova residenza in S. Cataldo che potrà essere realizzata in tempi relativamente brevi anche a seguito dell’assegnazione da parte della Regione Toscana di contributi per investimenti derivanti dall’Utile 2009. Tuttavia, per non ridurre l’indice di copertura degli alloggi rispetto agli aventi diritto nella sede di Pisa, stante l’onerosità della saturazione della residenza “I Praticelli”, occorrerà porsi l’obiettivo di un recupero della residenza Paradisa con il supporto del Comune, che ha manifestato la propria disponibilità in tal senso."


...una chiara indicazione - mi pare - dell'impegno dell'Azienda verso una maggiore copertura della differenza tra gli studenti aventi diritto e i posti letto disponibili su Pisa.
A questa indicazione concorrono lo sblocco di situazioni di altri immobili (penso a via dell'Occhio, ad esempio) e le capacità di gestire al meglio le risorse economiche: un corretto utilizzo del patrimonio disponibile può consentire di cogliere un obiettivo storico e strategico per il territorio pisano, con effetti di calmierazione del mercato anche per le famiglie pisane.

bilancio 2011 in conferenza stampa

Questa mattina il Presidente dell'ARDSU presenterà il bilancio 2011 e il programma degli investimenti in conferenza stampa. Il bilancio è preceduto da un documento politico del Consiglio di Amministrazione che - credo - dia bene il polso della situazione.
Com'è giusto, il Presidente parlerà per tutti: l'equilibrio raggiunto in una situazione che è oggettivamente difficile credo che permetterà a tutti di apprezzare lo sforzo fatto, il cui senso è quello di salvaguardare i servizi essenziali del diritto allo studio universitario. Che non è una cosa scontata: prova ne è il fatto che non tutte le altre Aziende regionali sono riuscite a perseguire i livelli che in Toscana ancora oggi riusciamo a mantenere, anche e soprattutto grazie al supporto politico e materiale della Regione.
Nei prossimi giorni in questo blog farò alcune riflessioni in merito...

via dell'Occhio...

Breve storia di via dell'Occhio...
Questo immobile è stato venduto dal Comune di Pisa al Diritto allo Studio Universitario nell'agosto 2006 al prezzo di 1.664.000 euro (1880,23 euro al metro quadro), dopo un comodato d'uso ventennale quale residenza studentesca. Gli studenti sono alloggiati in via dell'Occhio fino alla metà del 2008. Occorrevano interventi di restauro importanti e costosi, l'Azienda tentò di vendere l'immobile, senza successo. Il I maggio 2009 l'immobile viene occupato e questa situazione permane fino ad oggi.
Questo pomeriggio ci siamo incontrati con gli occupanti (persone straniere e italiane, l'associazione Giorgio Ricci, rappresentanti del CUA). Tento una valutazione dell'incontro...
Tutti erano concordi nel lamentare la carenza sul territorio pisano di alloggi per studenti in gestione dell'ARDSU; è troppo elevato il gap tra gli aventi diritto e i posti letto disponibili: occorre quindi una politica di investimenti che - evitando gli sprechi - recuperi questo deficit ed accolga le legittime aspettative degli studenti meritevoli e privi di mezzo (che sono il principale target del diritto allo studio). Su questo  mi pare che si fosse tutti d'accordo.
L'attuale situazione di occupazione non consente all'ARDSU di utilizzare l'immobile per i propri fini istituzionali: non può procedere al restauro, non può procedere alla vendita. In sostanza ha un bene del valore di circa 2 ml. di euro che rimane non utilizzato per il sostegno al diritto allo studio universitario; quel valore potrebbe (deve!) essere utilizzato per la politica di investimenti sopra richiamata.
L'attuale situazione di occupazione rende di fatto l'immobile di via dell'Occhio utilizzato per fini diversi da quelli istituzionali del DSU.  Se questi fini sono condivisi da altri soggetti pubblici istituzionali che ne hanno la titolarità,  l'immobile può essere alienato verso tali soggetti, previo  riconoscimento del relativo corrispettivo economico al DSU, che potrà meglio (e bene) investirlo.
Gli occupanti si sono impegnati a formalizzare una richiesta in questo senso a chi già ha dimostrato interesse a questi fini diversi dal DSU: la questione andrà ben seguita, anche perché la necessità di dare una risposta tempestiva, efficace ed economicamente sostenibile alla questione dei posti letti per gli studenti universitari ha tempi stretti e l'immobile dell'Occhio può far parte di un progetto più complesso di incremento dei posti letto in dotazione dell'Azienda.

venerdì 28 gennaio 2011

residenze per studenti a Pisa

Non mi piace occuparmi di cose che leggo sulle carte o raccontate da altri...
Ieri pomeriggio ho fatto un primo giro delle residenze studentesche di Pisa (Praticelli, Mariscoglio, Don Bosco, Rosellini, via Garibaldi)... sono rimasto favorevolmente impressionato dalla tenuta e dall'organizzazione dei locali (pur con qualche pecca: per esempio Praticelli ha un arredo delle stanze che lascia troppo poco spazio per le cose personali, per i vestiti). Anche gli studenti con cui ho parlato si sono tutti mostrati soddisfatti: bene.
Rimane ancora troppo divario però tra coloro che hanno diritto ad un alloggio e chi ce l'ha effettivamente... l'incremento dei posti letto a Pisa è senz'altro una questione da affrontare ed un obiettivo da raggiungere.
In questo contesto ho visto anche la residenza Paradisa (dall'esterno): immobili in stato di abbandono per 522 posti letto di proprietà dell'INAIL... una situazione che non può andare, sia per gli studenti sia per la città.
Come peraltro deciso nell'ultimo CdA, la possibilità di un utilizzo da parte dell'ARDSU degli immobili Paradisa sarò attentamente vagliata: dovranno essere analizzati i costi di ripristino dei locali (che si prevedono onerosi), di arredo, di gestione. Molto dipenderà dalla trattativa con l'INAIL: le condizioni (costo affitto, durata del contratto, ecc.) sono determinanti nel rendere economicamente sostenibile l'intervento.
E ci potrebbero essere ulteriori possibilità... la chiave è proprio quella della migliore sostenibilità economica.

lunedì 24 gennaio 2011

risorse e campanilismi...

Credo che la missione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario sia quello di rendere effettivamente fruibile l’accesso alle Università degli studenti a parità di condizioni tra tutte le sedi della Toscana. Questo rimane vero anche in un momento in cui la riduzione delle risorse economiche operata dal livello nazionale rende più difficile mantenere i livelli di spesa e dei servizi precedenti. La scelta della Regione Toscana di unificare le tre aziende per il DSU è coerente con gli obiettivi di  maggiore efficienza ed efficacia della spesa e dell’omogeneizzazione dei servizi tra le varie sedi, ai quali anche la gestione del personale è chiamata a concorrere attraverso l’utilizzo pieno di tutti gli strumenti contrattuali per le relazioni sindacali.
Ciò che si sta operando nel Consiglio di Amministrazione va in questo senso, con una distribuzione delle risorse da spendere che preservi i diritti essenziali di tutti gli aventi diritto (vincitori borse, vincitori alloggi, pasti da distribuire , ecc.). In questo contesto la situazione pisana vede un numero di aventi diritto maggiore di altre sedi e gode di risorse congruenti al maggiore fabbisogno.
Esiste su Pisa, e non da ora, un deficit tra gli studenti vincitori di alloggio e i posti letto a disposizione dell’Azienda maggiore che in altre sedi: a questo deficit si sta rispondendo con la nuova residenza di San Cataldo e con il restauro di via dell’Occhio (in tutto ulteriori 230 posti circa in più). Altre opportunità (dalla residenza Paradisa all’immobile comunale di via da Buti) sono in corso di studio e di analisi: non è vero quindi che Pisa sia ferma nella progettazione e nell’intervento sul tema dei posti letto per gli studenti, che è un tema – vale la pena di ricordarlo – che impatta con la realtà degli affitti sul territorio che va resa trasparente ed equa.
Interpretazioni che risolvano la questione attraverso una sorta di competizione tra i territori all’accaparramento delle risorse, oltre a non essere vere, sviano un dibattito che invece dovrebbe essere rivolto alle proposte ed alle idee (che ci sono) per il territorio.

domenica 23 gennaio 2011

studenti e mobilità

ARDSU di Pisa ha una convenzione con l'Azienda dei Trasporti CPT che favorisce gli abbonamenti per il trasporto urbano degli studenti, attraverso una consistente riduzione dell'abbonamento mensile (circa il 50%). Questa convenzione costa ad ARDSU ed Università di Pisa 26.000 €. ciascuno.
Si tratta di una buona cosa: l'utilizzo dei mezzi pubblici (anziché di quelli privati) favorisce l'ambiente e la vivibilità della nostra città.
Firenze e Siena non hanno questo tipo di convenzione: in una fase di riduzione dei costi e di omogeneizzazione dei servizi dell'Azienda tra le tre sedi universitarie, la convenzione è stata sospesa in attesa delle decisioni in merito (ma è stata concessa la proroga di un mese).
Nell'ultimo CdA ho insistito, insieme ad altri, che - dal momento che l'iniziativa mi pare coerente con le politiche di mobilità della Regione - occorre aprire un tavolo in Regione Toscana (con le aziende dei trasporti, coi Comuni e con le Province) per arrivare ad un protocollo, ad una convenzione, che favorisca l'utilizzo dei mezzi pubblici (urbani ed extraurbani) a tutti gli studenti.
Nelle more, andrebbe ulteriormente prorogata la convenzione col CPT...

martedì 18 gennaio 2011

CdA del 18/1/2011

Primo CdA del nuovo anno.
Ancora non si e' arrivati all'approvazione del bilancio 2011, stante il confronto in essere con la Regione sulla modalita' di presentazione. L'utilizzo dei fondi di riserva - in maniera importante - per coprire il disavanzo presenta dei problemi e comunque pone una pesante ipoteca sul livello dei servizi che potremo erogare nel 2012... Pisa ha gia' dato molto per la stabilita' dei conti con la chiusura serale della mensa di via Betti e e quella del Seu... Forse altri territori possono dare ancora analogo contributo senza intaccare i servizi essenziali...
Buone notizie anche sul versante delle borse ai dottorandi e specializzandi: anche in questo caso riusciremo a coprire il 100% delle borse.
E' uscita anche la conferma che Pisa ha una sofferenza rispetto ai posti letto delle residenze: nel piano degli investimenti ci sono S.Cataldo (c. 200 posti) e via dell'Occhio (poco piu' di 30 posti): ancora troppo poco per modificare il gap. Ho chiesto che nel piano delle attivita' si prevedesse un esame ad ampio raggio di tutte le possibilita' esistenti per arrivare ad una soluzione della questione, e la richiesta e' stata accolta. Se ne parlera' anche in un prossimo incontro col Sindaco.
Sulla questione delle residenze tornero' a breve su questo blog...
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giovedì 13 gennaio 2011

il CUT di stamani...

La Conferenza Universita' e Territorio (CUT) di stamani e' stata positiva. Oltre alla questione Rebeldia, e' stato deciso di progammare le prossime sedute su temi specifici (piano strutturale d'area, diritto allo studio, gestione eventi culturali, attivita' di carattere associativo). E' un buon metodo, che dovrebbe permettere alle parti presenti nel CUT di coordinarsi per programmare al meglio le risorse e le funzioni di ciascuno.
Per quanto riguarda la questione Rebeldia, mi pare che la volonta' di tutti sia quella di arrivare ad una composizione, magari provvisoria, della vicenda sulla base delle risorse che ci sono (su quelle che - almeno per ora - non ci sono ha poco senso discutere). Il mandato dato al Sindaco di incontrare Rebeldia per giungere ad una soluzione sulle base delle disponibilita' esistenti e' importante... Come pure saranno importanti anche altri contribuiti che possano rendere piu' fluido il percorso.
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mercoledì 5 gennaio 2011

principio di realtà...

Leggo su un quotidiano, in cronaca di Pisa, la posizione assunta dai Cobas del Pubblico Impiego un invito a studenti e lavoratori a "rovesciare le decisioni del CdA".
Certo, se le cose stessero banalmente e solamente come riportato nell'articolo, avrebbero decisamente ragione.
Peccato che l'analisi che viene compiuta (peraltro fatta mentre è ancora in corso il processo decisionale del CdA) dimentichi ad esempio la scelta di garantire le borse di studio al 100% degli aventi diritto, la proroga dei precari e l'indizione dei bandi di concorso. Non tenga conto ad esempio che le "consulenze" sono state pesantemente ridotte.
Certo: un bicchiere a metà può essere visto o mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda del punto di vista. Ma a leggere sembra che sia rimasto il bicchiere e l'acqua sia sparita!
A fronte del fatto che il Governo ha ridotto i fondi per il diritto allo studio universitario, si attacca la Regione Toscana che ha infuso all'ARDSU nuove risorse economiche per sopperire al taglio nazionale: si tenta di proteggere le scelte governative e polemizzare con chi ne paga le conseguenze? Mah, strano...
A mio avviso, per difendere bene diritto allo studio universitario, e - in esso - studenti e lavoratori, occorre attenersi ad un principio di realtà che è quello delle risorse disponibili: con questo dato si fanno i conti e si salvaguarda tutto quello che corrisponde all'autentica mission dell'Azienda, quella di garantire agli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, servizi tali da rendere il diritto allo studio universitario un diritto esigibile e certo.
Credo di poter dire che in termini di relazioni sindacali tutto il CdA sia favorevole al pieno utilizzo di tutti gli istituti contrattuali di partecipazione (informazione, concertazione, contrattazione,...): certo è che questi strumenti sono utili solo se le parti si attengono al principio di realtà e si confrontano - con proposte - per il miglior utilizzo delle risorse che ci sono. Parlare di quelle che non ci sono, non è fare della buona tutela...