martedì 21 giugno 2011

residenza di via da Buti, si va avanti

Procedono i lavori del Comune per completare l'immobile da via da Buti, che sulla base degli accordi con il DSU sarà utilizzato come residenza studentesca in gestione all'ARDSU: http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=7547 .
Presto saranno avviati i lavori della commissione tecnica mista Comune/ARDSU che avrà l'obiettivo di predisporre quanto necessario in maniera che - al completamento dei lavori - l'immobile sia subito attivato per gli studenti vincitori di un posto alloggio.

lunedì 20 giugno 2011

repetita iuvant...

...tanto per togliere i dubbi...


Comunicato stampa

Il CdA del DSU Toscana unanime contro la privatizzazione


Netta la posizione del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda per il Diritto allo Studio


Venerdì 17 giugno si è svolta a Firenze la riunione ordinaria del Consiglio di Amministrazione del DSU Toscana. Nel corso della seduta ha trovato spazio anche un confronto in merito alla notizia, falsa e infondata, di privatizzazione delle mense circolata nei giorni scorsi.
Il Consiglio di Amministrazione, organo competente per la definizione degli indirizzi generali per l’azione amministrativa e la gestione dell'Azienda, si è espresso con voto unanime nell’affermare che il DSU Toscana debba continuare ad erogare direttamente i servizi agli studenti universitari e ribadisce quindi che nessuna azione di privatizzazione è prevista nella programmazione futura dell’Ente.
Sicuramente il taglio dei fondi per il Diritto allo Studio da parte del Governo nazionale pone problemi di organizzazione efficace delle risorse, ma non è assolutamente a rischio la gestione diretta delle mense e la tenuta occupazionale del personale coinvolto in tutti i servizi DSU. Posizione avvalorata anche dalla prossima assunzione di 26 unità di personale di cui 16 (14 part time e 2 full time) con il profilo di operatore specializzato addetto alle mense a gestione diretta del DSU.

Firenze, 20 giugno 2011

sabato 11 giugno 2011

una cut (pro)positiva

Ieri si è tenuta in Comune la Conferenza Università e Territorio (CUT) sul tema delle residenze studentesche.
Non è stata una riunione inutile.
Mi pare che l'elemento strategicamente più forte sia quello della volontà di lavorare insieme tra Comune, Università, ARDSU e Provincia per raggiungere il risultato di garantire agli studenti universitari migliori condizioni di accesso ai servizi e di vivibilità della città.
Questa volontà si esprimerà concretamente nei prossimi giorni nella definizione di intese rispetto alla questione complessiva rispetto:

  • all'apporto di tutti gli enti in gioco;
  • all'attivazione della residenza di via da Buti;
  • alla progettazione di interventi sulla base dell'avviso pubblico dell'ANCI su "servizi in favore degli studenti universitari".

Intanto l'ARDSU è impegnato nel concludere il percorso, sulle possibilità esistenti, per l'aumento dei posti letto a Pisa. Il prossimo CdA sarà chiamato ad esprimersi (anche) su questo.
Una chiara risposta alle inesistenti ipotesi di privatizzazione dei servizi aziendali...

mercoledì 8 giugno 2011

fuga dalla realtà...

Continuo a leggere sui giornali interventi contro la privatizzazione dei servizi di ristorazione degli studenti erogati dall'ARDSU (oggi addirittura questa cosa sarebbe "regolarmente minacciata dal CdA").
Sta di fatto che la cosa è già stata smentita (riporto più sotto l'ennesimo comunicato ufficiale), e chiunque voglia accedere agli atti aziendali e del CdA potrebbe tranquillamente constatare che il tema non è stato e non è all'ordine del giorno.
A parte il fatto che a suon di esorcizzare una (falsa) minaccia si finisce poi per richiamarla, non vorrei che questo modo di fare nasconda la fuga del vero problema reale: nel momento in cui il Governo nazionale taglia i fondi del diritto allo studio universitario, come riorganizzare l'Azienda in modo da continuare ad erogare direttamente servizi di qualità a tutti gli studenti aventi diritto?
Personalmente io propongo modello partecipativo: Regione Toscana e CdA da una parte, rappresentanze degli studenti e dei lavoratori dall'altra dovrebbero avere la capacità di elaborare una proposta organizzativa condivisa che, ottimizzando le risorse interne, produca risultati positivi.
Parliamo di questo?

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Il DSU non ha in programma la privatizzazione delle mense
L’Azienda smentisce le dichiarazioni del Segretario cittadino PRC Oliveri
In riferimento all’intervento del Segretario Comunale di Rifondazione Comunista apparso oggi sulla vs testata nel quale Oliveri afferma che le mense gestite direttamente dal DSU a Pisa possano essere privatizzate, l’Azienda smentisce categoricamente che questo tipo di previsione sia all’ordine del giorno delle prossime determinazioni del proprio Consiglio di Amministrazione, così come non rientrano nelle prospettive di programmazione amministrativa e gestionale futura dell’Ente.
Una testimonianza di quanto affermato è il bando di concorso per l’assunzione di 14 unità di personale a tempo parziale con il profilo di operatore specializzato addetto alla Ristorazione, la cui prova preselettiva verrà espletata entro la fine di luglio del corrente anno e i cui vincitori saranno, per l’appunto, assegnati operativamente alle mense a gestione diretta del DSU. Detto personale si andrà ad aggiungere agli oltre 20 assunti l’anno scorso sempre con la stessa mansione.
Si ritiene pertanto che si voglia ingiustificatamente evocare un provvedimento, come la privatizzazione delle mense, che non solo non è previsto ma che non trova riscontro negli atti formali che l’amministrazione del DSU sta portando avanti. L’insistere su dichiarazioni di questo tipo non possono che creare un danno di immagine all’Azienda ed una comprensibile
apprensione fra il personale coinvolto la cui tenuta occupazionale non è assolutamente a rischio.
Firenze, 8 giugno 2011
Ufficio Stampa DSU Toscana

lunedì 6 giugno 2011

rilanciare le relazioni sindacali

Oggi ho incontrato informalmente dei rappresentanti sindacali dell'ARDSU di Pisa.
L'incontro è successivo alla proclamazione dello stato di agitazione ed alla procedura di raffreddamento del conflitto attivata dalla Prefettura.
Domani si terrà un importante tavolo di trattativa a Firenze, che spero sia una tappa utile per chiudere questa vicenda entro il prossimo 30 giugno (data convenuta al tavolo in Prefettura).
Alcune considerazioni sull'incontro.
I lavoratori vivono oggi molte paure legate alle non rosee previsioni circa il finanziamento delle attività del DSU; la paura principale è che si vada verso un processo più o meno strisciante di privatizzazione dei servizi.  Personalmente ritengo che a questo timore si debba rispondere con coraggio riorganizzando l''Azienda in modo da riuscire ad erogare i servizi in maniera più economica, valorizzando appieno le risorse interne.
Se questo è necessario, occorre che la riorganizzazione - che è cosa complessa e difficile - veda coinvolti anche i lavoratori, che lamentano invece uno scarso livello o un abbassamento della loro capacità di intervenire in senso costruttivo su questi processi.
Occorre quindi rilanciare le relazioni sindacali, dando certezza agli istituti di informazione prima, e di contrattazione e concertazione poi con le rappresentanze sindacali.
Questo percorso può aiutare lo stesso CdA a prendere meglio scelte migliori.
Questo percorso richiede anche che le rappresentanze sindacali, di Pisa, Firenze e Siena, siano in grado di elaborare proposte tra loro condivise: la barca oggi è unica, e la sua capacità di navigare in un mare che mi pare alquanto tempestoso dipende dalle sinergie e dal contributo responsabile di tutti.

giovedì 2 giugno 2011

principio di falsità...

Leggo su un volantino sindacale diffuso nei giorni scorsi a firma di Cobas Pubblico Impiego che mi si attribuisce di essere "di provenienza sindacale, ma con tanta predisposizione ad amministrare il denaro pubblico per privatizzare i servizi".
Visto che quanto riportato non corrisponde al mio pensiero (privatizzare i servizi), voglio chiedere pubblicamente a lorsignori di dire a quale mio intervento scritto o orale fanno riferimento per dedurre cotanta predisposizione... Altrimenti "rischiano" di passare pubblicamente per bugiardi...
...eppure mi pareva di aver capito che nelle ultime elezioni amministrative chi fa questi giochetti coi mezzi di comunicazione non ha avuto molto apprezzamento...

stato di agitazione del personale del DSU pisano

Le rappresentanze sindacali di CGIL-CISL-UIL dell'ARDSU di Pisa hanno proclamato lo stato di agitazione, chiedendo al Prefetto di Pisa l'apertura della procedura di raffreddamento, che si concretizzerà nelle prossime ore.
Con rammarico devo dire che sono stato un buon profeta nell'ultima seduta del CdA nel prevedere che la situazione che si è venuta a determinare sul piano delle relazioni sindacali avrebbe creato problemi. Ad ogni buon conto ora si tratta di uscirne...
Va fatta una considerazione generale: nella più autentica tradizione della Regione Toscana le relazioni sindacali sono un fattore strategico che consente di mantenere quella coesione sociale fondamentale per perseguire obiettivi e raggiungere risultati. Utilizzando appieno - per scelta politica - gli istituti della concertazione, della contrattazione e dell'informazione la Toscana è riuscita a crescere ed a superare crisi senza che le tensioni sociali toccassero o superassero il livello di guardia. Condividere non significa eliminare il conflitto o perdere ruolo, ma vuol dire attivare un percorso virtuoso di soluzione delle complessità.
Deve essere così anche nell'ARDSU!
La sfida del Diritto allo Studio Universitario toscano di riuscire a garantire servizi in una situazione di riduzione delle risorse (se non di definanziamento) può essere vinta col coinvolgimento pieno e responsabile del suo personale.

Questa sfida infatti passa anche dalla riorganizzazione interna: in primis quella della dirigenza (che abbiamo avviato con la selezione del futuro direttore generale, ma che non si esaurisce certamente con questo), ma anche di una utilizzazione e valorizzazione del personale migliore di quella attuale e maggiormente rispondente alle nuove mission dell'Azienda.
Detto questo, mi pare che le richieste della parte sindacale non siano così distanti. Infatti:
  1. la verifica delle esigenze e necessità urgenti, con conseguente valorizzazione del personale, è un'attività richiesta dallo stesso CdA nella seduta del 15 aprile scorso;
  2. nella medesima seduta sono state create le premesse per procedere all'erogazione della produttività individuale (mentre una parte del premio è già stata attribuita);
  3. rispetto alla applicazione delle normative in materia di sicurezza e tutela nei luoghi di lavoro, si tratta - banalmente - di dar seguito ai disposti di legge nella situazione specifica aziendale.
Per il resto, credo che nessuno all'interno del CdA possa o debba essere ostile al pieno esplicarsi degli istituti di relazione sindacale (informazione, contrattazione, concertazione). La scelta semmai deve essere quella di dar piena forza e concretezza a questi strumenti, magari anche attraverso l'individuazione di uno strumento contrattato e condiviso di attuazione, nel rispetto delle leggi in materia e del CCNL.

Ovviamente vale la pena di concludere affermando che la soluzione - che io auspico - di questa vertenza sindacale non possa che riguardare tutte le sedi dell'Azienda (Pisa, Firenze; Siena). L'Azienda E' regionale (anche se mi pare che questo aspetto deve ancora un po' maturare...) e pertanto diritti e doveri dei lavoratori, da una parte, diritti e doveri di chi gestisce l'Azienda, dall'altra, sono uguali a Pisa, come a Firenze e Siena.