venerdì 25 febbraio 2011

Cda del 25 febbraio: trasparenza sulla nomina del direttore aziendale

Nel CdA di oggi, è stato decisa l'attivazione di una procedura pubblica per la selezione del Direttore dell'Azienda regionale: occorre chiedere alla Regione una modifica del Regolamento in modo da predisporre una selezione pubblica del Direttore dell'Azienda.
Si tratta di una decisione innovativa che vuole essere una misura di trasparenza nella ricerca della migliore professionalità disponibile.
Alla prossima seduta del CdA si discuterà delle necessarie modifiche al Regolamento sulla nomina del Direttore da richiedere alla Regione Toscana.

CdA del 25 febbraio: via dell'Occhio

Oggi si è tenuto il CdA dell'ARDSU presso la residenza Praticelli di Pisa.
Uno degli argomenti all'odg è stato quello relativo alla residenza di via dell'Occhio, occupata dal maggio 2009.
Gli occupanti hanno chiesto ed ottenuto di essere ascoltati dal Consiglio; nella notte avevano inviato una lettera al CdA, che rivendicava l'utilizzo dell'immobile e la richiesta che venisse salvaguardata la natura pubblica dell'immobile e la sua destinazione "ad uso sociale come edilizia residenziale pubblica o agevolata o come studentato".
Il CdA ha deciso di trasmettere la richiesta alla Regione Toscana: dal momento che viene proposta l'utilizzo della struttura per finalità diverse da quelle che sono proprie del ARDSU, niente vieta che l'immobile possa essere alienato alle strutture pubbliche che assolvono alle finalità sociali proposte, previo riconoscimento del relativo corrispettivo economico all'ARDSU. Ovviamente se questa alienazione non venisse accettata, l'ARDSU dovrà rientrare nella piena disponibilità dell'immobile al fine di utilizzarne la disponibilità  o il valore per l'obbiettivo della crescita dei posti letto per gli studenti borsisti di Pisa (magari riuscendo ad acquisire la disponibilità della Paradisa, per la quale sono in corso le relative trattative).
Nei prossimi giorni si procederà a scrivere alla Regione e ad adempiere i passi necessari per la salvaguardia delle responsabilità rispetto all'immobile.

venerdì 18 febbraio 2011

bilancio 2011: la mozione del CdA sulla situazione e le prospettive del DSU

...e questa è la mozione del CdA relativa al bilancio 2011


"Il Consiglio d'Amministrazione dell'Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Toscana, su richiesta dei rappresentanti degli studenti, esprime la propria netta contrarietà nei confronti delle politiche di DSU di cui il governo nazionale si è fatto promotore nel corso degli ultimi anni. Alla deficitaria cura con cui il tema è stato trattato nel corso degli anni, con la mancanza di una adeguata normazione dei Livelli Essenziali di Prestazione da parte dello Stato e l'assenza di una rinnovata Legge Quadro che uniformasse le garanzie minime nel contesto nazionale, si è aggiunto un progressivo definanziamento che, unito ai tagli ai budget regionali imposti dal Decreto Legge 78/2010, rende estremamente precaria la possibilità stessa di erogare borse di studio – nella forma della quota monetaria e della quota di servizi di cui è espressione la Toscana - nel corso dei prossimi anni.

Parimenti, il Consiglio riconosce nelle disposizioni della legge 240/2010 un forte pericolo: la pratica sostituzione, “senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica”, del sistema delle borse di studio con un fondo nazionale per prestiti fiduciari finanziati da indefiniti “finanziamenti privati” tradisce, a nostro parere, lo spirito dell'art. 34 della Costituzione, che  garantisce “ai capaci e meritevoli seppur privi di mezzi” di assurgere ai gradi più alti degli studi. Lo strumento del prestito fiduciario deve mantenere connotazione facoltativa, in quanto slegato dall'analisi della condizione sociale ed economica di provenienza dello studente universitario.

In tal senso, il Consiglio ritiene ineludibile la necessità che la Regione Toscana,  che fonda il proprio sistema di garanzie all'accesso universale alla conoscenza sulla vasta attrattività di studenti non residenti, riconosca nel Diritto allo Studio una priorità della propria agenda politica, ponendo in essere i finanziamenti necessari e facendosi latore di tale istanza in seno alla Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome. Senza la previsione e la certezza di finanziamenti sul lungo periodo, s'impedisce non solo di concepire qualsiasi miglioramento di sistema, che certamente va reso più economico ed insieme efficiente, ma si rischia di far venire meno il concetto stesso di Diritto allo Studio.

I tagli al fondo integrativo statale per le borse di studio hanno spinto il Consiglio, senza il consenso studentesco, ad assumere decisioni difficili, quali quella dell’aumento della tariffa mensa a 3 €. e la compressione di alcuni servizi; queste decisioni hanno però consentito di preservare l’erogazione al 100% di tutte le borse di studio a tutti gli aventi diritto e di procedere all’indizione dei bandi per l’assunzione del personale. Il lavoro dei prossimi mesi sarà quello di rimodulare i servizi in maniera da cogliere gli obiettivi di:
  • omogeneizzazione sul territorio regionale in modo da garantire parità di condizioni tra gli studenti delle diverse sedi;
  • operare scelte in modo da coniugare il massimo livello di servizio sostenibile con l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del modello organizzativo.

In questo contesto la prossima definizione da parte della Regione Toscana del Piano d'Indirizzo Generale Integrato è una occasione strategica di discussione e decisione sulle prospettive del Diritto allo Studio Universitario, gravemente ristrette dal definanziamento progressivo. Il Consiglio pertanto – insieme alla Regione Toscana - articolerà e promuoverà una discussione aperta a tutte i soggetti istituzionali e sociali, primi fra tutti gli studenti e le loro rappresentanze politiche.  L’obiettivo è quello di non arrivare ad una mera retrocessione sul profilo dell'offerta dei servizi continuando a sostenere le priorità regionali dell’erogazione delle borse di studio e della copertura dei posti letto per gli studenti, evitando di assumere come risposta all'attuale definanziamento il restringimento del concetto attuale di idoneità di reddito e di merito e la riproposizione di metodi di gestione inefficaci e particolarmente onerosi. 

Il Consiglio d'Amministrazione dell'Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Toscana, nell'approvare il Bilancio di Previsione 2011 e il Piano d'Investimenti per il trienno 2001-2013, dà mandato alla Presidenza di rendere pubblica questa mozione, pubblicandola nell'Albo Pretorio del DSU Toscana e inviandola ai Rettori delle Università della Toscana; all'Assessorato regionale all'Istruzione, all'Università e al Diritto allo Studio; alla Presidenza della Giunta Regionale della Toscana; alla Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome; ai Sindaci delle città sedi di ateneo; al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; alle Presidenze degli Enti Regionali per il DSU."

bilancio 2011: il comunicato stampa dell'ARDSU

Il comunicato stampa dell'ARDSU sul bilancio previsionale 2011 (testo integrale)...


"E’ stato presentato oggi in conferenza stampa, presso la sede del DSU Toscana, il bilancio previsionale 2011 dell’Azienda ed un quadro del nuovo assetto organizzativo a due anni dall’unificazione delle preesistenti aziende.
Le riduzioni dei trasferimenti del Fondo Integrativo Statale che si protrarranno anche per i prossimi anni in maniera consistente, hanno comportato molta oculatezza nell’impostare le attività previste per il 2011 al fine di consentire il mantenimento degli standard quantitativi e qualitativi dei servizi.
Per garantire la borsa di studio a tutti gli idonei, le risorse complessive disponibili per il 2011 impongono scelte rilevanti come l’incremento dei ricavi per le tariffe applicate alla generalità degli studenti (ristorazione, attività culturali) e risparmi nella gestione corrente (riduzione delle spese di funzionamento dell’Azienda per il 5%).
“Il DSU Toscana ha compiuto un notevole sforzo per il mantenimento del livello dei servizi erogati e per la definizione delle procedure da adottare nel nuovo contesto unitario –spiega Marco Moretti, Presidente del DSU–. Fra i risultati l’assegnazione della borsa di studio alla totalità degli aventi diritto e, in questi giorni, l’ottenimento della certificazione di qualità ISO 9001:2008 su tutti i processi adottati nelle 3 sedi territoriali.”
Per l’anno accademico 2010/11 si garantisce, anche grazie all’importante contributo della Regione Toscana di 4 milioni di euro, l’assegnazione al 100% degli aventi diritto di 11.073 borse di studio per un importo complessivo che si stima essere pari ad € 28.244.373,41 cui si aggiungono € 4.457.823,38 per gli altri contributi monetari (contributi affitto, borse di mobilità, dottorandi, assegni infermieri, disabili, contributi straordinari, studenti part-time).
Il Servizio ristorazione, con oltre 3.700.000 pasti l’anno, è l’attività di punta dell’Azienda: il numero di pasti elevato, la varietà dei menù ed il prezzo contenuto (3,00 € a pasto) la collocano al primo posto in Italia nella ristorazione universitaria. Il risultato è frutto di scelte che hanno puntato sulla valorizzazione delle strutture a gestione diretta.
Anche sul fronte delle residenze studentesche la situazione toscana è fra le migliori: solo in Lombardia i posti letto superano le 5000 unità, ma la Toscana è la seconda regione in Italia per il numero di posti letto (nel 2009 3975, oggi 4039). Il 2011 vedrà complessivamente aumentare l’offerta: gli interventi previsti grazie a finanziamenti regionali e statali porteranno i posti letto per gli studenti borsisti non residenti a oltre 4.230 unità.
“Il nuovo consiglio di amministrazione del DSU Toscana sta procedendo nella giusta direzione –afferma la Vice Presidente della Regione Toscana Stella Targetti–. Il processo di unificazione ha rappresentato una sfida di notevole portata che richiederà ulteriori sforzi per raggiungere un assestamento definitivo in una fase delicata conseguente alla contrazione delle risorse. Tuttavia, garantire la continuità dei servizi agli studenti con un elevato livello qualitativo, pur nel difficile contesto finanziario,  rimane  un’obiettivo prioritario nella nostra Regione”.

posti letto: gli investimenti su Pisa

Dal piano delle attività 2011, allegato alla delibera del bilancio 2011 dell'ARDSU...


"L’impostazione dei programmi di investimento dovrà prevedere un orientamento delle risorse verso la sede di Pisa in quanto quella di Siena è attualmente sovradimensionata rispetto alla domanda e quella di Firenze gode di un indice di copertura più elevato. A tale scopo è in corso la progettazione di una nuova residenza in S. Cataldo che potrà essere realizzata in tempi relativamente brevi anche a seguito dell’assegnazione da parte della Regione Toscana di contributi per investimenti derivanti dall’Utile 2009. Tuttavia, per non ridurre l’indice di copertura degli alloggi rispetto agli aventi diritto nella sede di Pisa, stante l’onerosità della saturazione della residenza “I Praticelli”, occorrerà porsi l’obiettivo di un recupero della residenza Paradisa con il supporto del Comune, che ha manifestato la propria disponibilità in tal senso."


...una chiara indicazione - mi pare - dell'impegno dell'Azienda verso una maggiore copertura della differenza tra gli studenti aventi diritto e i posti letto disponibili su Pisa.
A questa indicazione concorrono lo sblocco di situazioni di altri immobili (penso a via dell'Occhio, ad esempio) e le capacità di gestire al meglio le risorse economiche: un corretto utilizzo del patrimonio disponibile può consentire di cogliere un obiettivo storico e strategico per il territorio pisano, con effetti di calmierazione del mercato anche per le famiglie pisane.

bilancio 2011 in conferenza stampa

Questa mattina il Presidente dell'ARDSU presenterà il bilancio 2011 e il programma degli investimenti in conferenza stampa. Il bilancio è preceduto da un documento politico del Consiglio di Amministrazione che - credo - dia bene il polso della situazione.
Com'è giusto, il Presidente parlerà per tutti: l'equilibrio raggiunto in una situazione che è oggettivamente difficile credo che permetterà a tutti di apprezzare lo sforzo fatto, il cui senso è quello di salvaguardare i servizi essenziali del diritto allo studio universitario. Che non è una cosa scontata: prova ne è il fatto che non tutte le altre Aziende regionali sono riuscite a perseguire i livelli che in Toscana ancora oggi riusciamo a mantenere, anche e soprattutto grazie al supporto politico e materiale della Regione.
Nei prossimi giorni in questo blog farò alcune riflessioni in merito...

via dell'Occhio...

Breve storia di via dell'Occhio...
Questo immobile è stato venduto dal Comune di Pisa al Diritto allo Studio Universitario nell'agosto 2006 al prezzo di 1.664.000 euro (1880,23 euro al metro quadro), dopo un comodato d'uso ventennale quale residenza studentesca. Gli studenti sono alloggiati in via dell'Occhio fino alla metà del 2008. Occorrevano interventi di restauro importanti e costosi, l'Azienda tentò di vendere l'immobile, senza successo. Il I maggio 2009 l'immobile viene occupato e questa situazione permane fino ad oggi.
Questo pomeriggio ci siamo incontrati con gli occupanti (persone straniere e italiane, l'associazione Giorgio Ricci, rappresentanti del CUA). Tento una valutazione dell'incontro...
Tutti erano concordi nel lamentare la carenza sul territorio pisano di alloggi per studenti in gestione dell'ARDSU; è troppo elevato il gap tra gli aventi diritto e i posti letto disponibili: occorre quindi una politica di investimenti che - evitando gli sprechi - recuperi questo deficit ed accolga le legittime aspettative degli studenti meritevoli e privi di mezzo (che sono il principale target del diritto allo studio). Su questo  mi pare che si fosse tutti d'accordo.
L'attuale situazione di occupazione non consente all'ARDSU di utilizzare l'immobile per i propri fini istituzionali: non può procedere al restauro, non può procedere alla vendita. In sostanza ha un bene del valore di circa 2 ml. di euro che rimane non utilizzato per il sostegno al diritto allo studio universitario; quel valore potrebbe (deve!) essere utilizzato per la politica di investimenti sopra richiamata.
L'attuale situazione di occupazione rende di fatto l'immobile di via dell'Occhio utilizzato per fini diversi da quelli istituzionali del DSU.  Se questi fini sono condivisi da altri soggetti pubblici istituzionali che ne hanno la titolarità,  l'immobile può essere alienato verso tali soggetti, previo  riconoscimento del relativo corrispettivo economico al DSU, che potrà meglio (e bene) investirlo.
Gli occupanti si sono impegnati a formalizzare una richiesta in questo senso a chi già ha dimostrato interesse a questi fini diversi dal DSU: la questione andrà ben seguita, anche perché la necessità di dare una risposta tempestiva, efficace ed economicamente sostenibile alla questione dei posti letti per gli studenti universitari ha tempi stretti e l'immobile dell'Occhio può far parte di un progetto più complesso di incremento dei posti letto in dotazione dell'Azienda.